“Overshoot day” ovvero il giorno in cui ci siamo mangiati i cavalletti del letto

overshoot day

Possiamo ricordare il 1970 per alcuni tristi motivi. E’ l’anno in cui i Beatles pubblicano il loro ultimo anno e si avviano allo scioglimento, nello stesso anno muore Jimi Hendrix. L’Italia di calcio dopo la partita del secolo vinta contro la Germania 4 a 3, perde i mondiali contro il Brasile (il calcio centra poco con tutto questo, ma si sa in Italia attira l’audience). Cosa c’entrano però queste parole anglosassoni, cioè “overshoot day”, con il 1970?

1970

Il 1970 passa alla storia anche per essere stato l’ultimo anno si sono utilizzate meno risorse di quelle messe a disposizione dal pianeta durante lo stesso anno.

Da quell’anno in poi un consorzio calcola ogni anno quando consumiamo più di quanto messo a disposizione dal pianeta.

Possiamo immaginare la terra come un conto corrente da cui attingiamo risorse. Le risorse, i soldi di questo conto corrente “terra”, sono versati dal pianeta tutti i giorni dell’anno.

Fino al 1970 spendevamo meno di quello che guadagnavamo durante l’anno. Dal 1970 in poi ogni anno spendiamo più di quello che guadagnamo nello stesso anno.

E’ facile capire che andando avanti di questo passo le risorse non possono che terminare, così come succede ai fondi in un conto corrente.

Qui in romagna è diffusa la frase “si è mangiato i cavalletti del letto”, cioè ha speso di più di quello che aveva, e ha dovuto vendere anche le cose più essenziali.

Quali sono le risorse e come sono distribuite?

Le risorse, ce ne siamo accorti bene nel 2022, non sono proprio ubiquitarie, decisamente non basta dare un calcio ad una siepe per farle uscire.

Pensiamo a quanto poco è bastato per non avere più metano. Pensiamo ai costi impennati di farina e legno.

Il fatto che alcuni parti della terra siano più o meno ricche di risorse, espone anche al facile rischio di speculazione.

Immaginate di essere su una spiaggia assolata ed essere gli unici ad avere un frigorifero zeppo di bibite fresche, o anche solo acqua fresca. Vi verrebbe in mente di regalare queste bevande, o magari farle pagare il doppio, il triplo, o perché non dieci volte quello che a voi sono costate?

Il fatto che le risorse siano distribuite in modo strano, ha aperto la strada a guerre per la conquista del diritto sulle stesse, come per esempio le guerre coloniali.

Chi finisce prima, chi finisce dopo

Alcune nazioni che hanno più sovra-abbondanza di materie prime, raggiungono l’overshoot day più avanti nell’anno. Nazioni meno fortunate, lo raggiungono prima.

Per esempio la nazione con l’overshoot day più tardivo per il 2022 è la Repubblica del Mali che arriva quasi a Natale. Questo è un paese con popolazione che vive prettamente di agricoltura (quindi consuma poche risorse), ma ha grandi giacimenti minerari.

La nazione che capitola più precocemente è il Bahrein, piccolo famoso stato situato su un arcipelago del Golfo Persico, che finisce le proprie risorse il 12 marzo, appena un giorno prima degli Stati uniti d’America.

L’Italia in questa classifica non si trova particolarmente avanti, e credo ve lo poteste aspettare, infatti ci mangiamo i cavalletti del letto appena il quindici di maggio.

Ma tutti finiscono

La storia triste è che tutto il mondo contribuisce a finire la propria dote il 28 di luglio per l’anno 2022. Questo vuole dire che per quasi metà anno ci siamo mangiati una fetta della nostra dote, dote che con questo ritmo non potremo più ricreare.

Spulciando qua e la possiamo aggiungere anche altri dati che danno una immagine più vivida della situazione.

Considerato che a vita sul nostro pianeta è apparsa milioni di anni fa, sembra quasi incredibile che:

  • dal 1970 la popolazione mondiale sia aumentata del 120%;
  • dal 1970 ci sia stato un calo del 68% della popolazione di specie di vertebrati presenti sulla terra;
  • il genere umano sia di fatto l’unico responsabile della impronta ecologica sul pianeta.

Ed io, dove mi colloco

Partecipando ad un breve quiz qualitativo mi accorgo che se tutti vivessero come me, e non mi sembra di vivere particolarmente a vanvera dal punto di vista ecologico, servirebbero sei mondi!

La data di “overshoot” se tutti fossero come me sarebbe addirittura il 3 marzo!

overshoot day

Questo mi fa pensare.

Basta quindi avere un auto, doversi spostare per andare lavoro, avere una casa non troppo piccola e mangiare roba del supermercato per avere una impronta ecologica decisamente importante.

Eppure non viaggio da tanto in aereo, sono attento ai consumi, non faccio troppa strada in auto al di fuori del tragitto casa-lavoro, non mi lascio andare al consumismo sfrenato.

Eppure non basta.

Mi sento quindi a disagio quando la risposta politica ad ogni problema è “bisogna crescere”. Crescere cosa? Per andare dove?

Immaginiamo di essere su un auto in autostrada, sull’autostrada del tempo. In fondo, lontano, molto lontano, si scorge un distributore, un distributore di risorse. La macchina è in riserva già da tempo, è una macchina vecchia che consuma molto. La soluzione del politico che sta con voi in macchina è aumentare la velocità, consumare di più, crescere.

Aumentare la velocità, consumare di più, crescere, è proprio il modo sicuro di rimanere a piedi e non arrivare neanche vicino al distributore.

Per assurdo, a piedi o in bicicletta, non ci saremmo preoccupati per niente di dove potesse essere il distributore.

La soluzione comunque rimane, “crescere”. Chi parla di decrescita, magari sostenibile, è ancora visto come un visionario.

Ok, Roma non è stata costruita in un giorno, ma bisogna pure da qualche parte cominciare.

Io da dove posso iniziare?

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