Che guardiamo un albero, un fiore, un sasso, un lago, stiamo osservando qualcosa di "naturale".
Anche noi stessi siamo parte della natura. E da quando siamo comparsi timidamente su questa terra la stiamo modificando inesorabilmente.
"Grazie" alla criminale deforestazione della foresta amazzonica sono stati trovati dei resti di popolosi insediamenti umani risalenti al 500 d.C.. Pertanto modificando il concetto di verginità della stessa.
Dal punto di vista pratico, l'homo sapiens è parte di un sistema che sta modificando. La complessità del sistema è sostanzialmente infinita. E ancora non abbiamo cominciato neanche a scalfire la superficie di tutti i perché di questo sistema.
Ma l'uomo è curioso per natura ...
Come nuovi Ulisse, ogni bambino che nasce intraprende un viaggio nella conoscenza. La curiosità spesso viene vista male dagli adulti. Il continuo assillare con i perché, può essere scocciante.
Ma il viso pieno di stupore di un bambino che capisce, conosce una cosa per la prima volta è puro splendore.
Ulisse è un tema per me ricorrente. Che sia il protagonista della Odissea, il personaggio di Joyce, oppure "... Lo maggior corno della fiamma antica ..." Dantesco, è un personaggio pieno di significati.
Sarò nato sbagliato, ma ogni volta che mi immergo nella natura e divento parte di essa, non riesco a non pensare a tutto quello che è energia, composizione, tempo, spazio. La natura è tutto questo, e non solo.
La natura è anche sensazioni, profumi, temperature.
Tutti fenomeni che mi pervadono, mi permeano.
Non devo dimenticare che sono parte della natura, che i miei atomi, le mie molecole sono parte di essa e ad essa torneranno.
Richard P. Feynman