Nasco sulla costa del mare adriatico a metà degli anni ’70, non sono mai andato benissimo a scuola, sono sempre stato timido e poco motivato a studiare.
Anche nello sport non andavo bene. Un po’ alto e impacciato.
La prima presa di coscienza è avvenuta con l’università. Sono riuscito a studiare e capire cose molto difficili, ho sviluppato un mio proprio metodo di studio. Ho sguinzagliato la mia curiosità. Ho sfruttato al meglio il potenziale di ricercare “cose” proprio di internet, mentre essa stessa stava nascendo.
Gli ingredienti che non possono mancare nella mia vita sono la sperimentazione, la curiosità e la voglia di capire le cose.
Il mio modo di sperimentare nasce spesso dalla testa. Spesso mi domando: "Come funziona questa cosa?" oppure "Cosa succede se ..."
In seguito mi documento, mi informo e poi provo, sperimento.
Quelle più difficili sono le esperienze umane, per quanto ci si possa documentare è presente una costante irriproducibilità dei comportamenti, dei sentimenti umani.
E' forse questo che ci rende così affascinanti.
Tralasciamo le noiose "cose" professionali. Sono di fatto un ingegnere (non vivo, funziono), quindi un tipo di persona che "di solito" è tacciata come noiosa.
Però, però. Come ingegnere alla fine ho scelto l'indirizzo Nucleare che non era affatto scontato.
Come professione faccio l'ingegnere di saldatura e faccio prove e test in laboratorio. Anche questo non era particolarmente scontato.
Ho già partecipato alla scrittura di un libro, un manuale.
Ho in cantiere un romanzo (o una novella, vediamo quanto mi viene lungo), e un altro manuale.
Suono la chitarra elettrica, so fare un po' il giocoliere, faccio il pompiere volontario come ufficiale, adoro girare con la mia transalp.
E ultimo, ma non meno importate, sono marito e padre di due gemelli, che rappresentano l'evento più importante della mia vita.
Ora che Piero Angela non c'è più, anche se sicuramente era da pensare prima, mi viene da proiettarmi verso futuro nel modo in cui lo faceva lui.
Mi piacerebbe quindi:
ALbert einstein